L'Area Marina Protetta di Capo Gallo Isola delle Femmine è posta tra i comuni di Palermo e Isola delle Femmine, sul versante occidentale della costa palermitana, e copra un'area di circa 2 mila ettari.
I fondali sono caratterizzati da una struttura a gradoni, in cui il fondale digrada dolcemente con una leggera pendenza sino alla profondità di circa 18 metri; qui si presenta una frattura verticale da 2 a 5 metri in alcuni punti, per continuare a digradare fino ai 30-35 metri e dare vita ad una nuova brusca rottura di pendenza che arriva sino ai -40 m per esaurirsi in un'estesa pianura sabbiosa.

Vita sommersa 

I fondali dell'area marina protetta ospitano una grande varietà di specie vegetali, ma la massima espressione della vita vegetale nelle praterie di Posidonia oceanica, che nel territorio della riserva presenta un buon grado di conservazione, offrendo riparo a numerose forme di vita vegetale e animale.

Gli scogli del piano mesolitorale sono colonizzati da organismi in grado di sopportare delle repentine variazioni di temperatura e salinità come le comuni patelle , i balani , i granchi e le pulci di mare e fino a pochi metri di profondità si trovano i comuni pomodori di mare (Actinia equina).

Nel piano mesolitorale inferiore sono presenti le biocostruzioni tipiche del Mar Mediterraneo, i trottoir a vermeti: l'importanza di queste costruzioni risiede nel fatto che esse costituiscono degli habitat idonei alla vita di molti organismi. All'interno dei trottoir si possono formare delle pozze infralitorali, che vengono riempite dalle maree e al cui interno possono rimanere intrappolati alcuni pesci, principalmente peperoncini (Tripterygion minor) e bavose del genere Blennius.
Sulle pareti rocciose è facile incontrare le colorate colonie di Astroides calycularis, una madrepora incrostante dal caratteristico colore arancione, oppure i Leptopsammia pruvoti, di colore giallo intenso. Negli anfratti poco illuminati, subito sotto il trottoir vivono anche le spugne Petrosia ficiformis. Tra i pesci che amano vivere a ridosso dei trottoir molto comuni sono gli sciarrani, gli scorfanotti, le spigole, le occhiate, i cefali e le salpe . Nelle zone sabbiose e negli anfratti alla profondità di 10-15 metri si trova il Cerianthus membranacea ed una buona presenza di molluschi nudibranchi, come Flabellina affinis e Discodoris atromaculata.

Sui bassi fondali a ridosso della costa si incontrano facilmente la donzella comune, la donzella pavonina, lo scorfano, il tordo pavone e diverse specie di saraghi (Diplodus vulgaris e Diplodus annularis), mentre negli anfratti rocciosi trovano riparo le cernie brune , le murene , il re di triglie e le castagnole rosse. Occasionalmente ci si può imbattere in pesci di passo come il dentice e la ricciola, mentre all'interno delle grotte si trovano briozoi , spugne incrostanti come la Spirastrella cunctatrix e la Crambe crambe, e ovviamente molto comuni sono anche le stelle marine Echinaster sepositus, Marthasterias glacialis e Coscinasterias tenuispina.

Il piano infralitorale è dominato dalla presenza delle praterie di Posidonia, che ospitano un'ampia varietà di specie animali tra cui abbondano gli echinodermi, in particolare il riccio Paracentrotus lividus e la stella marina Hacelia attenuata, molluschi come la Pinna nobilis, e i cefalopodi, come il comune polpo, e la seppia. Nascosto tra le foglie della pianta e abilmente mimetizzato vive il pesce ago. (Syngnathus typhle), mentre all'interno della sabbia si mimetizza la sogliola (Solea solea). Altri pesci che trovano rifugio all'interno delle praterie sono labridi e sparidi come la salpa.
Il piano circalitorale, dominato dalla presenza in Mediterraneo del coralligeno, è l'ambiente classico delle aragoste, dei gamberi, delle gorgonie Paramuricea clavata, Eunicella stricta ed Eunicella cavolinii. .Tra gli echinodermi si trovano il riccio diadema , dai lunghissimi aculei, la stella marina Ophidiaster ophidianus e lo spirografo.

La vita pelagica è più difficile da avvistare durante le immersioni subacquee, perchè tende a stare più distante dalla riva, però è possibile ammirare le meduse come la Cotylorhiza tuberculata e la Rhizostoma pulmo, i calamari e le seppie. Fra le specie di pesce si trovano acciughe, barracuda mediterranei, castagnole e aguglie. Tra i pesci più grandi non è da escludere l'imbattersi in pesci luna (Mola mola) o tonni.

• Parete dell'Ancora - Un fondale roccioso con pendenza e rotture di pendenza che inizia a 16 metri di profondità e scorre parallelamente alla costa.  Il substrato roccioso è  concrezionato da coralligeno ed alghe incrostanti nei punti di scarso idrodinamismo mentre nei punti soggetti a corrente invece è apprezzabile la presenza di plancton e addensamenti coloniali di antozoi (Eunicella singluaris ). Su di una chiazza di sabbia si trova anche una vecchia ancora di tonnara.
• Grotta dell'Olio - Sulla parete della montagna che cade a picco sul mare, al centro di una piccola insenatura si scorge una grotta semi sommersa con un fondale sabbioso di 6-7 metri. La presenza di specie sciafile, come spugne albine, crostacei e molluschi che trovano riparo fra gli anfratti e l'ambiente suggestivo con i suoi giochi di luce offre al subacqueo un'immersione davvero gradevole che già basta a giustificarne la visita.
• I Cuniculi - Antistante la grotta, si sviluppano una serie di cunicoli e passaggi più o meno stretti che creano un percorso naturale fra le rocce adornate da coperture madreporarie, con scorci paesaggistici di notevole bellezza e presenza di fauna marina inaspettata a questa profondità e vicinanza alla costa (aragostine, gruppi di salpe, occhiate e corvine).
• Ai Canyon di Isola delle Femmine  - A partire dalla riva di ponente dell'isolotto, vicino la boa di segnalazione della zona A della riserva, il fondale si allunga alla profondità di circa 24 metri, per poi interrompersi bruscamente in una caduta verticale fino ai 40 metri, e degradare dolcemente sulla sabbia fino oltre i 50 metri. Una serie di vallate, affiancate da imponenti conformazioni rocciose e adornate da splendide gorgonie intervallano questa parete, dando luogo al soprannome di "Canyon", o per i subacquei locali " Ai Canaluna".

Visibilità - per la distanza della città e per la mancanza di riversamenti in mare (sia naturali che ad opera dell'uomo), la visibilità dell'acqua è generalmente buona tutto l'anno, da 10 mt nei mesi invernali di proliferazione planctonica ai 25 o anche 30 metri dei periodi più favorevoli .

Temperatura dell'acqua -  dai 15-18° C d'inverno (gennaio - aprile), fino ai 26°C dei mesi estivi.

Meteo  - Ci si potrebbe immergere tutto l'anno. Tuttavia, a causa i venti invernali predominanti da Nord, le mareggiate impediscono di uscire per mare e di tenere mezzi nautici nel porticciolo. Da Aprile a Novembre, esclusi brevi periodi di maltempo o temporali di passaggio, il cielo è spesso sereno ed il mare calmo. 

In primo piano  - sono i paesaggi e la vita bentonica, come per la morfologia del fondale ad essere la maggiore attrattiva dei fondali di quest'area. Gli avvistamenti pelagici non sono molto frequenti, anche se non impossibili, ma chi ama fotografare in macro o in ambiente qui trova un paradiso! 

Addestramento raccomandato -  Partecipa al corso  PADI Peak Performance Buoyancy ed il  PADI Deep Diver courses  per  acquisire le abilità di matenimento dell'assetto e della profondità senza fatica lungo le pareti verticali o a digradare di alcuni siti.  Il corso PADI Digital Underwater Photographer è d'obbligo per catturare in immagini la bellezza dei fondali! Insieme ad un corso di Underwater Naturalist o di Fish Identification, hai l'opportunità di approfondire la conoscenza degli ambienti tipici e di riconoscere le specie che le abitano. 

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