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Un Anno Vivo Per Un Mare Vivo

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Come subacquei abbiamo accesso a un mondo che alcune persone non saranno mai in grado di vedere o di apprezzare. Quando parlo con persone che non sono mai state a fare immersioni, sia usticesi che frequentatori assidui dell'isola, mi rendo conto che sanno molto poco di Ustica e che forse ciò che non conoscono è proprio la parte migliore. Dico sempre che c'è una Seconda Isola sott'acqua!
Ecco perché sento la responsabilità di mostrare la bellezza del mare ed educare chi ancora non può vederlo con i propri occhi.

I bambini sono il punto migliore da dove iniziare, in quanto sono i futuri protettori del nostro pianeta. Educandoli e mostrando loro il mare attraverso gli occhi di un conservazionista, possiamo sperare di aiutarli a sviluppare il proprio amore per il mondo sommerso e per il mare nella sua interezza.
Partendo da questo principio, negli ultimi anni, ho cercato di trovare un modo per raggiungere i più piccoli, specialmente quelli i cui genitori difficilmente li avrebbero avviati alla subacquea, né allo snorkeling. Nella mia carriera da istruttrice subacquea ho avuto il privilegio di insegnare ad immergersi a numerosi bambini e di ammirare in alcuni casi la loro naturale capacità di stare sott'acqua; una sorta di bambini "preselezionati", per lo più iniziati dalla famiglia o che avevano già sviluppato una passione speciale per il mare.
Da quando vivo sull'isola tutto l'anno il mio pensiero si è focalizzato sui bambini di Ustica; tuttavia, l’essere conosciuta principalmente come un operatore subacqueo che lavora con i turisti mi aveva reso difficile entrare in contatto con loro, quasi come se fossi un alieno che vive nel mondo sottomarino e svolge attività pericolose, e che dunque non ha nulla da condividere con dei bambini.

Da Aquawoman ad Amica del Mare

Scuba instructor and student underwater

L'opportunità è nata all'inizio del 2023, con la Fondazione Ambientale “Marevivo” e il programma educativo “Delfini Guardiani”. Mi era già stata affidata la responsabilità di gestire la squadra operativa dell'Isola di Ustica per conto di Marevivo Sicilia, ma è stato solo l'approvazione da parte della sede nazionale dell'associazione e l'accettazione da parte della scuola locale di svolgere questo programma di educazione ambientale, che mi ha permesso di connettermi con i bambini in modo più appropriato.

Delfini Guardiani

"Delfini Guardiani dell'Isola" è un progetto che ha l'obiettivo di realizzare percorsi didattici sui temi dell'ambiente e della sostenibilità per le classi delle scuole primarie e secondarie di primo grado delle piccole isole italiane. Durante l'anno scolastico gli studenti vengono guidati dagli operatori di Marevivo e dagli insegnanti, lasciando le loro classi per immergersi nella natura circostante e scoprirne gli aspetti naturalistici, storici e culturali, nonché acquisendo consapevolezza delle minacce che gravano sull'ecosistema marino.
In tre operatori (io e altri due locali, Tony e Valentina) siamo stati responsabili della 3º, 4º e 5º classe della scuola primaria (beh, in realtà vi erano due classi perché c'erano solo due studenti della 4º cl. che sono stati fusi con la 3º cl.). Il programma, oltre ai suoi argomenti standard, è stato incentrato sull’approfondimento della conoscenza dell'area marina protetta dell'isola di Ustica.
Le quattro sessioni per ogni classe o gruppo di studenti hanno riguardato un paio di attività in aula per disegnare, giocare, creare opere d'arte e conoscenza, mentre la maggior parte del tempo è stato dedicato alle attività all'aria aperta ed alle escursioni. Hanno fatto una passeggiata nell'entroterra (beh, mai abbastanza lontano dal mare!) lungo i sentieri della riserva naturale, una pulizia della spiaggia e un incontro educativo con i pescatori locali al lavoro. Durante il progetto hanno dovuto realizzare il proprio “ Libro del Mio Mare” e registrare le loro esperienze a testimonianza dei loro progressi.

Educatori ambientali di Marevivo che mostrano la mappa dell'AMP di Ustica ai bambini del programma Delfini Guardiani

La prima giornata è stata dedicata all'inizio del libro con i disegni, scegliendo un soprannome e fissando le regole di comportamento e le best practices come naturalisti oltre ad una valutazione del livello di conoscenza della AMP. Ci ha colpito quanto fossero interessati i più piccoli rispetto ai bambini più grandi, contrariamente a quanto ci aspettavamo. Pensavamo che avremmo avuto difficoltà a parlare di questioni ambientali con i più piccoli, ma hanno dimostrato di impegnarsi con più entusiasmo, di acquisire i concetti e farli propri. Invece, la quinta classe (bambini di 10 e 11 anni) è stata più restia a farsi coinvolgere nelle attività - abbiamo faticato a mantenere la loro attenzione e spesso hanno avuto un po' da dire quando si davamo istruzioni o elenchi di cose da fare e non fare e sui comportamenti da tenere nel rispetto dell ambiente.

Anche se la sessione avrebbe dovuto svolgersi in aula, abbiamo deciso di non condurla a scuola: grazie alla AMP abbiamo realizzato l’intero programma avendo come base il Centro di Accoglienza, facendoli sentire a proprio agio e per farglielo vedere come la loro “Casa del Mare”, dove è anche presente il Blue Corner installato da Marevivo, contenente attrezzature e materiali didattici relativi al programma disponibili per chiunque in qualsiasi momento.

Operatori Marevivo che mostrano i diversi rifiuti raccolti in spiaggia a Ustica

Il secondo appuntamento è stato il Beach Clean-Up Day. Finalmente all'aria aperta! L'autobus del comune ha accompagnato i ragazzi in una delle piccole baie dell'isola, all’interno della zona A dell'AMP, dove abbiamo trascorso un paio d'ore raccogliendo rifiuti tra le rocce (sì, una spiaggia rocciosa, non vi sono spiagge di sabbia sull'isola di Ustica!): abbiamo selezionato gli oggetti per tipo di materiale e abbiamo fornito loro le informazioni principali sulla raccolta differenziata dei rifiuti e sulle plastiche monouso. Abbiamo anche trovato strani oggetti provenienti da mari lontani, come l'Oceano Indiano o l'Atlantico, che ci ha dato la possibilità di introdurre l'idea di un unico pianeta oceano al posto di mari separati.

Bambini in un'escursione naturalistica a Ustica per il progetto Delfini Guardiani di Marevivo

La sessione successiva, svoltasi sempre all’aperto, si è focalizzata sull'identificazione di piante e animali dell'isola durante un'escursione lungo uno dei sentieri della riserva naturale terrestre. Alcuni di loro hanno scattato foto con una fotocamera tradizionale, altri hanno compilato una tabella di identificazione di suoni, odori, colori e consistenza degli elementi naturali trovati. Tutto è stato strettamente legato al mare, soprattutto quando ci siamo fermati su un "terrazzo marino" contenente conchiglie fossili, facendo loro sapere che il mare non è sempre stato allo stesso livello e che in qualche modo l’isola ha avuto i suoi alti e bassi geologici.

Bambini che intervistano i pescatori locali, programma Delfini Guardiani di Marevivo a Ustica

L'ultima sessione del programma ha riguardato un'intervista con i pescatori locali (che casualmente erano parenti della maggior parte di loro!). È una sfida parlare di conservazione e protezione delle specie marine quando si vive in una comunità che basa parte della propria economia sull’attività di pesca dove i pescatori o fanno parte delle loro famiglie oppure sono i loro stessi genitori. La cattura e la protezione sono due concetti difficili da conciliare; ecco perché l'AMP di Ustica ha avviato diversi progetti volti a migliorare la sostenibilità nelle piccole attività di pesca, coinvolgendo i pescatori locali nel monitoraggio delle specie. Probabilmente se immaginassimo i pochi pescatori rimasti sull'isola come specie in via di estinzione, potremmo trovare un equilibrio tra conservazione e produzione. Tuttavia, il nostro obiettivo è quello di inculcare nei bambini sia il rispetto per la vita marina che per gli stessi pescatori, quindi abbiamo lasciato loro il compito di preparare un elenco di domande da rivolgere ai pescatori e sulla base delle domande formulate dai bambini e delle risposte fornite dai pescatori abbiamo potuto modulare la lezione adattandola alle e loro conoscenze e al loro punto di vista.

Bambini all'evento finale del programma Delfini Guardiani di Marevivo, a Ustica (Festa della Madonna del Mare)

Quattro sessioni, ancorché intensive, sono ancora troppo poche per formare un vero ambientalista, tuttavia l’aver guadagnato il certificato di "Delfino Guardiano dell’Isola", consegnato per mano del comandante della Guardia Costiera, e l’aver promesso solennemente di prendersi cura della loro isola di fronte a decine di persone è qualcosa che dà loro l'idea di una sorta di responsabilità che un giorno dovranno prendersi.

Il trampolino di lancio per la "Blue Education"

Delfini Guardiani mi ha permesso di dare il via a ulteriori collaborazioni in progetti educativi e programmi di sensibilizzazione con diverse istituzioni che hanno avuto luogo nei mesi successivi.
Come parte del gruppo referente per la natura e l’ambiente del Centro Studi e Documentazione dell'Isola di Ustica , sono stata coinvolta in un paio di progetti scolastici di Percorsi Trasversali per le Competenze e l'Orientamento (PTCO).

Uno di loro è stato particolarmente impegnativo perché non mi aspettavo di essere a capo dell'intero programma, e mi sentivo quasi sopraffatta da tale responsabilità. Il buon esito del programma educativo per 39 studenti di una scuola secondaria dell'Italia centrale è stato per me molto più impegnativo che organizzare durante l’anno la vacanza subacquea per centinaia di subacquei. Gli studenti sono arrivati abbastanza preparati sull'obiettivo della loro "missione": passando per quattro temi principali - acqua, terra, fuoco e aria - avevano il compito di creare una proposta di un piano di vita sostenibile sull'isola. Il mio ruolo, in veste di operatore Marevivo, membro del Centro Studi e Operatore Subacqueo accreditato della AMP, è stato quello di creare e coordinare le attività per 3 giorni interi nel segno delle quattro aree tematiche individuate. I risultati hanno superato le mie aspettative: studenti e insegnanti si sono innamorati dell'isola e ci hanno fornito nuovi suggerimenti su come mostrare l'isola ai visitatori più attenti; ho trovato ampia disponibilità e spontanea collaborazione da parte di altri membri, professori, operatori e volontari che hanno fatto la loro parte per raggiungere l’obiettivo comune e senza i quali non avrei potuto fare nulla. ( Album fotografico & descrizione a questo link )

Studenti in barca dopo un'escursione guidata in snorkeling

Volontariato per aumentare la consapevolezza fra i vacanzieri e la Movida

L'estate è probabilmente il periodo più proficuo se si vuole raggiungere il maggior numero di persone che visitano l'isola, ma probabilmente il peggiore quando si tratta di questioni serie. Purtroppo, come operatore stagionale, anch’io durante l’estate affronto il periodo di lavoro più intenso, che non mi permette di avere tempo da dedicare a qualsiasi altra attività al di fuori della gestione e conduzione delle operazioni presso il nostro Diving Center.
Tuttavia, come per qualsiasi altro programma di Marevivo sull'isola di Ustica, non sono mai stata sola: Tony, la mia spalla destra (quella operativa!), ha svolto un lavoro eccezionale nel nostro programma estivo di volontariato.

operatori ambientali al centro informazioni

In base ad un protocollo d’intesa tra Marevivo Sicilia e l'Area Marina Protetta Isola di Ustica abbiamo portato avanti le attività di informazione sui punti di interesse naturalistico e di divulgazione ambientale, oltre a condividere le migliori pratiche per godere delle caratteristiche peculiari dell’isola in modo ecologico.
Inoltre, Tony e altri volontari sono stati impegnati in prima linea a condurre escursioni tematiche per valorizzare alcuni siti di interesse naturalistico e goderne in modo responsabile.

Il programma della settimana che abbiamo creato è stato offerto gratuitamente a tutti i visitatori e comprendeva: 

persone che fanno snorkeling a Ustica

un Tour guidato in Snorkeling condotto dalla biologa marina Giulia della AMP; 

un gruppo di partecipanti sulla vetta della Falconiera a Ustica per la visita al museo geovulcanologico con Franco Foresta Martin

una visita al LABMUST ( Laboratorio-Museo di Scienze della Terra) sulla vetta del Monte della Falconiera, guidata da Zaira, una studentessa in Geologia, con le meravigliose spiegazioni fornite dall'esperto professore e presidente del LABMUST, Franco Foresta Martin, (il quale offre queste visite gratuitamente con la sua associazione); 

una visita guidata alla grotta segreta di Ustica e un'escursione alla Grotta Segreta (la più conosciuta dell'isola!) dove Tony indicava a cosa fare attenzione spiegando perché si tratta di un ambiente naturale così fragile.

Anche molti dei nostri clienti subacquei hanno partecipato a questi programmi, dopo la giornata di immersioni, e hanno avuto la possibilità di scoprire altri aspetti interessanti e attrazioni naturali dell'isola che non si trovano sott'acqua!

Ogni sera, dopo cena, abbiamo tenuto aperto il centro AMP per eventi promozionali, proiezioni di documentari, intrattenimento educativo per bambini o semplicemente come punto di incontro per informazioni e prenotazioni. Dopo una lunga ed estenuante giornata in mare, seguita dalle necessarie attività d’ufficio, riuscivo a malapena a passare un altro paio d'ore a parlare, pianificare e organizzare le attività ma una volta che mi ritrovavo con la mia squadra, mi veniva ancora più difficile andarmene a casa!

La sfida di fine anno

Mentre la stagione estiva volge al termine e noi abbiamo voglia di relax e di "immersioni di capriccio", per i bambini è già l'inizio di un nuovo anno scolastico con nuovi progetti pronti sulla scrivania! È la volta di Plastic Free Schools Small Islands, un progetto che mira a coinvolgere tutte le scuole delle piccole isole della Sicilia, supportandole nell'attuazione di pratiche volte a ridurre la plastica monouso nelle scuole. Gli studenti di almeno tre classi sono stati invitati a produrre o eseguire una creazione artistica, materiale o digitale, per partecipare a un concorso il cui premio consiste nell’assegnare alla scuola una macchina che filtra l’acqua potabile, insieme a borracce riutilizzabili per l’acqua assegnate agli alunni delle tre classi vincitrici. .
Hanno avuto 2 mesi di tempo (15 ottobre - 15 dicembre) per iniziare il progetto, ma è stato solo nelle ultime due settimane che siamo riusciti a farli lavorare con l'insegnante a scuola e con sessioni pomeridiane extra realizzate presso i locali gentilmente messi a disposizione dall’AMP.
Abbiamo realizzato un plastico dell'isola, sul quale i ragazzi della 1° media hanno posto in primo luogo piccoli oggetti raffiguranti elementi naturali, esclamando "Questa è l'isola che vorrei!"; successivamente hanno realizzato degli oggetti dal brutto aspetto, ricavati dai rifiuti di plastica, che rappresentavano edifici e costruzioni , per poi esclamare "Questa è l'isola che non vorrei!".
Gli studenti delle classi superiori hanno creato un poster con disegni e testi rappresentanti L’obiettivo no.14 dell’ Agenda 2030 delle Nazioni Unite, mentre insieme ad alcuni alunni della scuola media ed altri delle superiori abbiamo creato un divertente cortometraggio che racconta di un supereroe Plastic-Free che irrompe nella quotidianità dei ragazzi avvisandoli sull'uso eccessivo della plastica monouso offrendo loro delle valide alternative.

Operatori ambientali che mostrano il poster di Plastic Free schools small islands

Mentre scrivo questo articolo stiamo ancora aspettando che la commissione ci dica se la nostra scuola di Ustica vincerà il depuratore dell'acqua o meno. Tuttavia, sia io che Tony crediamo di essere già vincitori quando coinvolgiamo i bambini in attività ambientali e abbiamo la possibilità di diffondere la consapevolezza su questo argomento. Ehm…ok, però sì, speriamo anche di vincere! Continua a seguirci per avere notizie e guarda i nostri video quando la scuola li avrà pubblicati!

Uno sguardo all'anno passato

Sono felice del fatto che siamo stati impegnati in tutte le stagioni dell'anno. Abbiamo interagito con bambini e adulti, locali e visitatori, per diffondere la consapevolezza e le best practice per un comportamento sostenibile. Non esiste un target selezionato quando si tratta di rispetto per l’ambiente, ognuno deve fare la sua parte, ma ogni categoria di persone ha bisogno di metodi personalizzati e comprende linguaggi differenti. Inoltre, la varietà non riguarda solo i destinatari del messaggio : coloro che si dedicano all'educazione ambientale hanno interessi diversi e lavorano in vari settori.

Come subacqueo professionista e imprenditore subacqueo, la mia area di competenza non può che essere l'ambiente marino, focalizzata sull'isola di Ustica: infatti, nonostante vanti di essere la prima area marina protetta in Italia, l'isola ha bisogno di molti più sforzi di conservazione e di ulteriori piani di ricerca scientifica.

A tutela della sua ricchezza in biodiversità marina e unicità dovuta a posizione geografica e origini geologiche, noi del Mare Nostrum Diving ci impegniamo per migliorare il turismo sostenibile aumentando le attività di Citizen science e offrendo programmi di conservazione inclusi nei nostri pacchetti vacanza. Tuttavia, i visitatori rimangono per un breve soggiorno mentre i locali, a meno che non decidano di lasciare l'isola e vivere da qualche altra parte, dovranno prendersi cura del loro territorio, ed essendo una piccola isola, soprattutto del mare circostante. È per questo che abbiamo intrapreso la missione di lavorare con i bambini e i giovani di Ustica, con lo scopo di creare una nuova generazione di guardiani dell'isola.

Un nuovo anno sta per iniziare, ricco di nuovi programmi e sfide: non vedo l'ora di fare la mia parte!

♣Tatiana

Ringraziamenti per gli obiettivi raggiunti nel 2023 a:
  • Il CEO di Marevivo Sicilia per aver permesso la costituzione di un gruppo operativo sull’Isola di Ustica e per avermi assegnato la coordinazione come leader locale;
  • Il Director of the Area Marina Protetta Isola di Ustica per l’inesauribile disponibilità nel far sì che le attività si potessero svolgere nel migliore dei modi e per aver portato all’attenzione dell’amministrazione locale i nostri progetti;
  • I membri della squadra ed i vari partners dei rispettivi progetti, senza i quali non avremmo potuto svolgere le attività;
  • Ultimo ma non meno importante, anzi in prima posizione, i miei partner nella vita e nel lavoro, che hanno sostenuto e incoraggiato i miei progetti e le missioni, e con i quali condivido ogni successo (e, ahimè, anche i fallimenti!). 

 


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